Sono quelli che lavorano dietro le quinte, che conoscono i retroscena del Palazzo e sui social ne raccontano gli aneddoti più scottanti o ironizzano sul termine di presentazione degli emendamenti.
Sono quelli che “vedono e sentono tutto” ma rimangono nascosti. Sono i profili ombra del Palazzo.
In comune hanno l’anonimato e la posizione privilegiata (almeno sulla carta). Vediamo quali sono i principali.
Su Twitter il leader indiscusso è @IlPortaborse_ che, con pubblicazioni spot, dispensa rumors su parlamentari o membri del Governo.
@ilCorazziere_ è invece la voce segreta del Quirinale, anche se si occupa dell’intero universo politico, mentre @ilfaccendiere_ spiffera occasionalmente i “segreti del Palazzo” grazie ai cinguettii di un suo uccellino di fiducia.
A svelare “gli altarini del mondo dell’informazione” ci pensa @lostagistaRAI, mentre le partecipate statali sono terra della @CapoSegreteria.
@armanduplessis (alias “Il Punto cardinale”), riprende con un post al giorno la dichiarazione più interessante pubblicata sulla stampa.
Su Instagram il panorama è diverso e più leggero. Tre i profili da monitorare.
Il punto di riferimento per ogni lobbista è @lobby.stagram, il memizzatore d’eccellenza, sopravvissuto all’hackeraggio del primo profilo e creatore della Lobby Cup, il primo trofeo dedicato alle più importanti società di lobbying in Italia.
@lobbyingirl si definisce invece “la migliore lobbista in circolazione” e, nei i suoi 3 post finora pubblicati, ha commentato le iniziative portate avanti da @lobby.stagram.
Ultima arrivata è @meleinparlamento, che ci delizia ogni giorno con un pensiero sulle principali vicende politiche, utilizzando abilmente hashtag e frasi ad effetto.
Sebbene non tutti i profili ombra siano costanti nelle pubblicazioni, ogni lobbista e comunicatore che si rispetti deve sempre tenere d’occhio i loro post, perché come diceva qualcuno: “al mondo c’è una sola cosa peggiore dell’essere chiacchierati ed è il non essere chiacchierati.”
Copertina: Arepo, Public domain, via Wikimedia Commons
Founder e Creator di Polinside. Appassionato, affamato di politica e di tutto ciò che ricorda la Prima Repubblica.
Master in “Relazioni istituzionali, Lobby e Corporate Communication” alla Luiss Business School, mi occupo di corporate communication in Community.
Nel tempo libero pratico Crossfit, cucino l’Amatriciana e sogno il compromesso storico.