Clicca qui per gli altri approfondimenti di politica estera. In dieci anni di crisi economiche e politiche, l’attore che ha fatto più strada di tutti è stato lo spread. Prima del 2008, il differenziale era uno strumento noto principalmente agli addetti ai lavori. Dopo il fallimento della Lehman Brothers lo spread si è fatto largo sulla scena politica irrompendo con una forza tale da far cadere governi. E’curioso il fatto che principalmente a essere influenzate di più, rispetto agli altri paesi europei, siano state la Grecia e l’Italia. La prima è andata letteralmente in recessione a causa della poca trasparenza contabile …
Autore: Valerio Romanazzi
La Siria nella morsa russa
La scorsa settimana si tenuto un summit tra l’Iran, la Russia e il regime turco. Questa notizia sembrerebbe avere le potenzialità di far tacere il cannone (il prezzo è ancora da definire), ma per comprendere al meglio quale sia la strategia di Mosca è doveroso ricostruire in maniera sintetica la maggior parte degli accordi o spartizioni di Stati – Regioni che sono avvenuti negli ultimi duecentocinquanta anni, dove la Russia ha avuto un ruolo da protagonista. Nella seconda metà del XVIII secolo avvenne la spartizione della Polonia attraverso tre fasi dal 1772 al 1795 che, grazie alla complicità tra il …
Una Libia da recuperare: quale futuro per il paese nord africano?
A sette anni da Gheddafi: il dualismo politico libico Da pochi giorni è passato il settimo anniversario dell’inizio della rivoluzione della Libia che portò alla caduta del governo Gheddafi dopo quarantadue anni di potere ininterrotto. A pochi passi dalle nostre coste siamo stati testimoni di una guerra civile che ha portato all’efferata morte del leader libico. In questo lungo arco di tempo le forze occidentali che hanno cavalcato l’ondata della primavera araba non sono riuscite a gestire la transizione democratica del paese, causando di fatto una spaccatura tra le numerose fazioni che rendono il paese completamente lacerato. A Tripoli …
IL NIGER: CROCEVIA DEI MIGRANTI
Il 2018 si appresta ad essere l’anno del ritorno della presenza militare italiana sul suolo africano. L’ultima volta che vi è stato un dispiegamento di forze così ingente da parte del nostro paese in questo continente risale all’esperienza somala. Nel corso di questa serie di articoli analizzeremo le motivazioni, le criticità e le ripercussioni a livello geopolitico. Sono quasi tremila i migranti arrivati dall’Africa in Italia nel 2018, un fiume che nonostante il piano del Ministro Minniti sembra aver ripreso vigore. Le rotte sono sempre le stesse, vani e fiacchi sono i tentativi della marina libica di riuscire a contenere …
Da Tel Aviv a Gerusalemme: una nuova intifada?
Per il Medio Oriente si sta aprendo l’ennesimo ed incerto scenario geopolitico, forse una nova intifada. Il Presidente Trump ha dichiarato il trasferimento dell’ambasciata USA da Tel Aviv a Gerusalemme. Questo principalmente significa che l’amministrazione di Washington è favorevole al riconoscimento dello status di Gerusalemme come capitale dello Stato d’Israele. Le conseguenze non si sono fatte attendere, in tutti i paesi arabi sono susseguite ondate di protesta contro questa presa di posizione. Le bandiere americane hanno ricominciato a bruciare e lo spettro dell’intifada riappare più forte che mai. Secondo fonti della mezzaluna rossa il bilancio dei feriti degli scontri che …
Il Populismo centrista di Macron
Se il Front National avesse vinto le ultime presidenziali francesi molto probabilmente staremmo osservando i primi negoziati per avviare la “Frexit”, una ferita potenzialmente mortale per il processo d’integrazione. La speranza dell’Europa è stata concentrata tutta nel modello Macron che con il movimento “En Marche!” è riuscito a recuperare un bacino elettorale di matrice populista grazie ad una dialettica più soft rispetto a quella della Le Pen. Il caso induce a pensare che il populismo centrista francese si sia affermato sul fratello maggiore nazionalista. Dobbiamo contare le radici di questa corrente populista nazionalista che nell’arco della storia si è sempre …
IL PUIGDEMONT IN FUGA
Il 27 ottobre il Parlamento catalano ha formalmente dichiarato l’indipendenza dal Regno di Spagna. Per un attimo è sembrato che effettivamente il piano di Puigdemont si stesse per realizzare avviando un processo che avrebbe portato alla formazione di una costituente catalana. Il sogno si è infranto subito con l’immediata attuazione da parte del governo Madrid dell’art.155, sciogliendo il Parlamento e Governo di Barcellona e indicendo elezioni anticipate per il prossimo 21 dicembre. Dopo un weekend, dove analisti e giornalisti hanno formulato le più svariate previsioni, un colpo di scena del tutto inaspettato è arrivato poche ore più tardi. Lunedi 30 …