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Un’analisi generale del programma 5 Stelle
Dalla ricerca del programma del Movimento 5 Stelle attraverso le loro piattaforme emergono alcuni elementi significativi: innanzitutto l’assenza di un programma unitario scritto; secondo, la difficoltà di reperire i vari programmi tematici all’interno delle piattaforme. Partendo dall’analisi di quest’ultimo punto, la sensazione è che il Movimento abbia puntato sul “marchio” di forza anti-sistema e anti-politica tradizionale che porta con sé per questa campagna elettorale.
Sul sito 5 Stelle infatti l’unica frase che risulta evidente e accessibile a tutti, senza dover entrare nei meandri delle varie sezioni tematiche, è la seguente:
“È la prima volta che una forza politica si presenta alle elezioni nazionali con soluzioni che sta scegliendo insieme ai cittadini. Il Movimento 5 Stelle può farlo, per due motivi: primo, perché risponde alle esigenze delle persone comuni e non dei grandi gruppi che finanziano le campagne elettorali; e secondo, perché ragiona sul futuro a dieci, venti, trent’anni e non sul limitato orizzonte di una campagna elettorale, come fa la vecchia politica. Questa è la nostra ricchezza.Ma non finisce qui. Saremo nelle città di tutta Italia per presentare il programma e per ascoltare nuove proposte. Così il programma sarà ancora più tuo” (corsivo aggiunto, ndr).

Il concetto che viene sottolineato come dirimente tra il Movimento 5 Stelle e la “vecchia politica” è quello della centralità del cittadino nelle sue esigenze e nella sua partecipazione alla vita pubblica: è significativo lo slogan “Partecipa.Scegli.Cambia”, onnipresente in tutti i materiali 5 Stelle, spesso come unico elemento testuale, o nei volantini dei candidati.
“I 20 punti per la qualità della vita degli italiani”: il programma in pillole
Anche nel volantino dei 20 punti programmatici, quello che salta agli occhi è la centralità dell’espressione “per la qualità“, ben visibile nel titolo e separato dalle altre parti dell’intestazione: come a dire che il Movimento sia caratterizzato politicamente e non centrato su sé stesso, quanto proiettato totalmente al servizio dei cittadini.
Proprio il volantino è una delle possibili spiegazioni del fatto che non sia presente un programma unitario: dal tipo di contenuti riportati (e dalla loro forma) è evidente come il suo sia un uso esclusivamente esterno, che punta a rimarcare il “marchio” 5 Stelle e a cercare consensi trasversalmente tra la platea degli elettori. Il linguaggio è infatti molto semplice e i venti punti sono veri e propri slogan corredati da poche righe di specifica e da pochissimi dati e termini specifici. Dalla varietà delle tematiche toccate dai punti emerge come queste vengano affrontate singolarmente ad hoc per far sentire il cittadino medio italiano di oggi al centro del discorso.
La paura dello straniero e il senso di insicurezza con lo “STOP AL BUSINESS DELL’IMMIGRAZIONE” che, nel documento sul sito, diventa l’azzeramento degli sbarchi, si unisce ai temi della “SICUREZZA E LEGALITÀ”, garantite da 10 mila nuove assunzioni delle forze dell’ordine e dall’apertura di due nuovi carceri.
Il problema del lavoro viene risolto attraverso il “REDDITO DI CITTADINANZA: RIMETTIAMO L’ITALIA AL LAVORO “, che garantisce 2 miliardi per i centri per l’impiego (non vengono date cifre riguardo l’effettivo reddito di cittadinanza), e la dimensione familiare viene curata attraverso la TUTELA DEI RISPARMI DEI CITTADINI attraverso la creazione di una Procura nazionale per i reati bancari; con “17 MLD PER AIUTARE LE FAMIGLIE CON FIGLI” e “LA SANITÀ SI PRENDE CURA DI TE” con generali detrazioni per le famiglie con neonati, badanti e con aumenti di investimento per la sanità pubblica.

Per quanto riguarda le tasse, contributi e pensioni, aldilà della voce singola relativa alla “PENSIONE DI CITTADINANZA” in cui viene garantita una pensione minima universale di 780 Euro netti, il resto viene incluso nella voce “MENO TASSE, PIÙ QUALITÀ DELLA VITA”, in cui viene garantita la riduzione delle aliquote Irpef e una no-tax area sotto i diecimila Euro, insieme al fatto che il cittadino “è onesto fino a prova contraria” grazie all’inversione dell’onere della prova (che in realtà è già a carico dell’accusa).
Non viene lasciata da parte neanche la parte più economica e finanziaria riguardante il bilancio pubblico, di cui si garantisce il taglio di 40 punti nel rapporto deficit/PIL in 10 anni attraverso tagli agli sprechi e ai costi della politica e a investimenti produttivi in deficit nei settori chiave individuati in “energie rinnovabili, manutenzione del territorio, contrasto al dissesto idrogeologico, adeguamento sismico, banda ultra larga, mobilità elettrica”. Per i cittadini più desiderosi di informazione tale sunto viene tradotto appunto nei veri e propri programmi tematici che si trovano sul sito, in cui i punti sono spiegati diffusamente nei documenti scaricabili e corredati, ciascuno, da una dichiarazione di intenti iniziale.
Il bivio tra forza di consenso “populista” e forza di governo
La sensazione che si ha nell’analizzare il programma del Movimento 5 Stelle e il modo in cui viene proposto è quella di avere di fronte uno specchio dei desideri in cui chiunque può trovarsi rappresentato, senza alcun onere di portare con sé una ideologia che lo caratterizzi: il filo rosso che lega tutte le proposte è semplicemente il Movimento 5 Stelle che si pone al servizio e contro la politica.
Al fatto che non ci sia un programma unitario si può rispondere, semplicemente, che non ve n’è alcun bisogno. Questo forse rappresenta la vera marcia in più che rende il Movimento la forza politica ad oggi maggioritaria politicamente (la media sondaggi all’11 Febbraio lo dà come prima forza politica al 27,7%) e culturalmente: esso sembra essere l’unica forza politica che sia stata in grado di tematizzare gli studi socio-politici degli scorsi decenni, soprattutto americani, sul fatto che i cittadini delle società contemporanee non sono monoliti ideologizzati in quanto partecipano a innumerevoli sfere della società, interconnesse tra loro, con atteggiamenti diversi che possono presentarsi anche come “incoerenti” se analizzati secondo le tradizionali categorie di “destra” e “sinistra”.

In Pensiero politico e scienza della mente, il linguista George Lakoff, uno degli spin doctor della campagna elettorale di Obama del 2008, sottolinea come compito della nuova politica, per avere successo, sia quello di veicolare emozionalmente attraverso vere e proprie narrative le letture “progressiste” o “conservatrici” che ciascuno di noi ha riguardo gli eventi del mondo circostante a seconda del suo posizionamento politico. Il Movimento 5 Stelle sembra aver colto la lezione ma si trova nel guado tra letture conservatrici e progressiste, con una scelta politica ben precisa, “populista” nel senso letterale del termine, che punta a prendere voti trasversalmente da tutti i bacini elettorali tradizionali.
Una scelta elettorale che sembra pagare finora, ma che bisognerà testare a livello politico: per quanto il candidato premier in pectore Luigi Di Maio viaggi tra gli agoni internazionali fornendo rassicurazioni sull’affidabilità del Movimento, sembra che tale indeterminatezza ideologica sia anche il maggior punto debole per i 5 Stelle come forza di governo credibile. Considerando poi che difficilmente dopo il 4 Marzo si vedrà un governo monocolore stellato, bisognerà verificare se i 5 Stelle rimarranno solamente un veicolo di consenso diffuso o se sceglieranno di “sporcarsi le mani” ed entrare veramente nell’agone politico decisionale scendendo a patti con i suoi riti e procedure (un governo di coalizione ad esempio). Anche perché ormai una prima legislatura con Parlamentari 5 Stelle è terminata e le rendite di posizione – come il caso rimborsi di questi giorni dimostra – sono destinate ad esaurirsi.
Il programma del Movimento 5 Stelle: dove trovarlo
Per poter ricavare il programma del MoVimento 5 Stelle per le elezioni politiche del 4 Marzo prossimo è necessario un rimpallo tra il sito del MoVimento e il suo blog ufficiale (“il Blog delle stelle“).

Più in particolare, sul sito, che rappresenta il motore operativo dell’azione politica del Movimento attraverso la piattaforma Rousseau (sistema operativo in cui gli iscritti possono proporre e votare singole proposte o tematiche salienti), è presente una sezione apposita in cui è possibile cliccare sulle icone corrispondenti a singoli temi o macroaree e visitare pagine dedicate in cui è possibile trovare “la base dei programmi discussi e votati su Rousseau” sotto forma di brevi testi corredati delle scelte effettuate dagli iscritti sui quesiti tematici proposti e brevi video di presentazione da parte degli eletti 5 stelle.
E’ poi possibile anche scaricare in versione scritta il vero “programma” sul tema selezionato, tramite un apposita icona che rimanda ad una cartella di condivisione in cloud (rete). Sul Blog delle Stelle, vero “organo” di propaganda del Movimento (“il primo magazine solo on line” descrive il sottotitolo), è invece possibile consultare e scaricare per condivisione il volantino dei “20 punti per la qualità della vita degli italiani“, in cui, sotto a 20 titoli/slogan, vengono riassunte le proposte del Movimento sul tema attraverso sintetici punti.