Sondaggi elettorali

Sondaggi elettorali: le ultime stime

Oggi è l’ultimo giorno in cui è possibile pubblicare i sondaggi elettorali. Polinside ha realizzato una studio esclusivo calcolando la media dei risultati dei sondaggi apparsi quest’oggi sui principali quotidiani italiani.

Sondaggi elettorali
ns: non segnalato

Quali considerazioni?

Dai risultati qui sopra emerge un quadro politico che non lascia spazio a molte interpretazioni. Si possono però effettuare alcune importanti considerazioni.

1. Il centrodestra è di gran lunga la prima coalizione (35,8%), e l’unica che può ambire a raggiungere la maggioranza assoluta nei due rami del Parlamento (anche se questa è un’ipotesi alquanto improbabile). A tal proposito, come evidenzia Roberto D’Alimonte sull’edizione odierna de Il Sole 24 Ore, il risultato minimo per la formazione di una maggioranza è ottenere il 40% dei seggi al proporzionale e il 70% all’uninominale.

2. Il Movimento 5 Stelle è di gran lunga il primo partito in Italia. La media delle ultime stime è del 28,2%, un dato che potrebbe permettergli di poter contare sul più ampio gruppo parlamentare a partire dal 5 marzo. Con queste percentuali Di Maio potrebbe sentirsi legittimato a chiedere un mandato esplorativo al presidente Mattarella per la formazione di un governo che veda la partecipazione di alcune forze politiche, in base alla condivisione di un programma prestabilito. Liberi e Uguali, in questi ultimi giorni, sembra essere più disponibile degli altri, ma un suo apporto non sarebbe comunque sufficiente. La situazione rimane complessa.

3. Il centrosinistra, dalle ultime stime, sembra essere in difficoltà. Dalla media dei vari sondaggi elettorali, + Europa viaggia sul filo di lana per raggiungere quel 3% che le permetterebbe di entrare in Parlamento. Una pessima notizia per il Pd che ambiva ad acquisire tutti i voti delle forze di coalizione grazie ai meccanismi della nuova legge elettorale. In base a questi ultimi, infatti, i voti delle liste che ottengono tra l’1% e il 3% (non sufficienti per essere eletti), sono redistribuiti proporzionalmente agli altri partiti della coalizione che abbiano superato tale soglia. Con tali risultati, il Pd non solo non potrebbe usufruire del 3% di +Europa, ma neanche dei consensi ottenuti dalle altre liste Insieme e Civica popolare. Cattive notizie per Renzi & Co.

 

Conclusioni

È evidente come i sondaggi elettorali possano solo indicare una situazione probabile ma non definitiva. Tuttavia i dati non sembrano indurre all’ottimismo. I meccanismi del Rosatellum, uniti alla tripartizione delle intenzioni di voto dell’elettorato, sembrano condurre direttamente ad una situazione di difficile governabilità.

A ciò deve essere unita l’indisponibilità (almeno per il momento) di tutte le forze politiche ad un governo di grande coalizione. È chiaro che tali dichiarazioni sono frutto della campagna elettorale dove la parola inciucio è impronunciabile per qualsiasi partito. Ma una volta concluso lo spoglio ci si dovrà rendere conto del probabile stallo istituzionale e trovare una soluzione.

Rottura delle coalizioni? Nuove elezioni? Governo di scopo? Quale soluzione verrà trovata si saprà solo dopo il 4 marzo e dipenderà dalla responsabilità dei vari partiti. Nel frattempo le premesse non sono delle migliori.

 

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Informazioni sui sondaggi
Sole 24 Ore: sondaggio condotto dal Cise per il Sole 24 Ore nel periodo dal 5 al 14 febbraio 2018 su un totale di 6006 interviste. Disponibile sull’edizione odierna de Il Sole 24 Ore.
Corriere della Sera: sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera nell’ultimo mese, a cui si sono aggiunte altre 1000 interviste realizzate tra il 13 e 14 febbraio 2018 (totale 7007 interviste). Disponibile sull’edizione odierna de Il Corriere della Sera.
La Stampa: sondaggio condotto dall’Istituto Piepoli per La Stampa su un totale di 500 casi (periodo non specificato). Disponibile sull’edizione odierna de La Stampa.
la Repubblica: sondaggio condotto da Demos & Pi per la Repubblica nel febbraio 2018 su un totale di 1014 interviste. Disponibile sull’edizione odierna de la Repubblica.

 

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